Un vestito in lino color turchese e un portamento impeccabile: così Letizia Ortiz incanta ai Premi Retina Eco mostrando la forza di uno stile che va oltre il prezzo.
Quando è arrivata ai Premi Retina Eco con un abito di Zara che costa meno di 40 euro, non ha solo lanciato un messaggio di eleganza accessibile, ha anche ribadito che il lusso non è sempre legato al prezzo. In quell’istante la platea non ha visto un vestito economico, ha visto una donna capace di portarlo come se fosse couture. Mi ha colpito la naturalezza con cui ha elevato quel capo semplice, trasformandolo in un abito regale senza bisogno di dichiararlo.
Nessuna ostentazione, nessuna rincorsa all’apparenza. Solo la scelta di un colore vibrante e di dettagli ben calibrati. È un modo di raccontarsi che va oltre l’immagine di regina: resta la giornalista di una volta, attenta a ciò che comunica, ma con la consapevolezza di chi conosce il proprio ruolo. Un gesto che fa riflettere su come un vestito possa diventare un messaggio più forte di un discorso.
Moda e messaggio di sostenibilità secondo Letizia Ortiz
Un capo lungo, dalle sfumature che oscillano tra il verde smeraldo e il turchese, che non avrebbe nulla di straordinario se fosse appeso in un negozio. Eppure, indossato da lei, ha assunto un valore completamente diverso. Lo scollo ampio e l’arricciatura su una spalla hanno dato movimento al tessuto, trasformando un modello minimal in un abito da red carpet. È curioso osservare come la percezione cambi in base a chi lo indossa e a come lo indossa, perché ciò che a prima vista è “solo” low cost diventa un riferimento di stile.
Il dettaglio che ha reso l’insieme più incisivo è stato il profondo spacco laterale, capace di spezzare la linearità e di dare spazio a una femminilità mai ostentata. Le gambe abbronzate, frutto delle vacanze a Palma di Mallorca, hanno contribuito a illuminare l’abito, rendendo l’intera figura armoniosa.

Gli accessori hanno fatto il resto. La cintura nera in pelle con fibbia argento di Boss ha definito la silhouette, dando struttura a un tessuto che altrimenti avrebbe potuto sembrare troppo fluido. Ai piedi, le slingback nere di Aquazzura hanno aggiunto quell’altezza giusta, mai fuori luogo, che accompagna il passo senza sovrastarlo. La scelta dei gioielli, pendenti in smeraldi e oro giallo di Tous, ha completato l’insieme con una luminosità coerente al colore dell’abito.
C’è poi un aspetto psicologico interessante: quando una figura di riferimento indossa un capo economico, si crea immediatamente un senso di vicinanza. Non è l’abito da passerella che resta confinato alle riviste, è qualcosa che chiunque può permettersi, che si può trovare in negozio senza sentirsi esclusi. Questo rompe la distanza e crea un legame emotivo con chi guarda.
Non è il costo del vestito a definire lo stile, ma il modo in cui viene interpretato. Ed è forse questa la ragione per cui quell’abito di Zara ha fatto tanto parlare. Non perché costasse poco, ma perché ha dimostrato che l’eleganza può abitare ovunque, anche in un prezzo inferiore ai quaranta euro.





