Tra le tante ricette tramandate da nonne, amiche e forum di bellezza, una in particolare è tornata a farsi spazio: quella di un olio antirughe fatto in casa, preparato con spezie comuni che probabilmente abbiamo già in cucina.
Tutto comincia con le spezie. Si prepara un mix potente ma naturale, partendo da un cucchiaio di chiodi di garofano, uno di anice stellato e qualche foglia di alloro. I chiodi di garofano sono ricchi di antiossidanti e aiutano la pelle a rigenerarsi. L’anice stellato, invece, migliora il tono e la luminosità del viso, mentre l’alloro agisce sui pori e purifica. Si uniscono questi ingredienti in un macinacaffè, fino a ottenere una polvere fine, profumata e leggermente oleosa al tatto.
La polvere va conservata in un vasetto pulito. Da lì si prelevano circa tre cucchiai e si versano in un barattolo di vetro, aggiungendo 120 millilitri di olio d’oliva. L’olio d’oliva è la base perfetta perché contiene vitamine A, D, E e K, nutrienti fondamentali per la pelle matura. Si mescola bene e si mette il barattolo in un pentolino con acqua calda, lasciandolo cuocere a bagnomaria per circa venticinque minuti. L’olio si colora lentamente, assorbendo le proprietà delle spezie. Dopo il raffreddamento, si filtra con una garza o un colino fine, ottenendo un olio ambrato, denso e profumato.
Come preparare e usare l’olio antirughe fatto in casa passo dopo passo
Questo è il cuore del trattamento: un concentrato naturale che si applica ogni sera prima di dormire. Si massaggia sul viso con movimenti lenti, dal centro verso l’esterno, insistendo sulle rughe e sul contorno occhi. Il calore delle dita aiuta l’assorbimento e stimola la circolazione. Chi vuole può applicarlo dopo il proprio siero o la crema abituale, ma funziona bene anche da solo. Dopo pochi giorni la pelle appare più morbida, uniforme, e le linee sottili si attenuano. È un tipo di cura che lavora nel tempo, ma i risultati si vedono presto.

Con la parte di spezie avanzata si può creare un secondo trattamento: un infuso tonificante da usare al mattino. Si fa bollire un cucchiaio di semi di anice in acqua calda, si lascia raffreddare, poi si filtra e si conserva in un piccolo flacone. Questa tisana si usa come risciacquo per il viso, al posto del tonico. Aiuta a risvegliare la pelle, stringe i pori e mantiene il colorito uniforme. Chi segue questo doppio rituale, olio la sera e infuso la mattina, nota presto un miglioramento tangibile.

Ciò che rende questo rimedio interessante è la sua totale accessibilità. Non serve un laboratorio di cosmetica, solo ingredienti semplici e un po’ di costanza. È un ritorno al fai da te intelligente, quello che non improvvisa ma recupera il sapere di una volta. Molte donne lo usano da anni, adattandolo alla propria routine. Alcune aggiungono qualche goccia di olio di vitamina E, altre preferiscono sostituire l’olio d’oliva con quello di mandorle dolci o di jojoba. Tutte, però, concordano su una cosa: funziona davvero se lo si usa con regolarità.
Ogni sera, quel piccolo gesto di massaggiare l’olio diventa un momento di pausa. Un modo per rallentare e prendersi cura di sé senza troppa pressione. È un’abitudine che restituisce alla pelle elasticità, ma anche alla mente un senso di calma. In fondo, la vera differenza con le ventenni non sta nell’età, ma nel modo in cui ci si prende cura del proprio tempo.
E questo rituale, più che una ricetta, è un promemoria di equilibrio. La pelle ringrazia, ma anche lo spirito.





