Rosso sì, ma non solo: i veri portafortuna fashion per l’ultimo dell’anno

Ogni anno, quando il calendario si avvicina all’ultima sera di dicembre, anche chi durante l’anno dice di non credere a nulla inizia a fare piccoli conti mentali.

Nessuno vuole iniziare l’anno nuovo con la sensazione di aver sbagliato qualcosa, soprattutto quando si parla di quei rituali che hanno radici profonde, come il modo in cui ci vestiamo a Capodanno. Il guardaroba, in quella notte, diventa una specie di talismano personale, un insieme di scelte che raccontano desideri, aspettative e una certa voglia di controllo su ciò che verrà.

Il rosso resta il grande protagonista, inutile negarlo. È il colore che tutti associano alla fortuna, alla passione, alla vitalità, e infatti continua a tornare puntuale sotto forma di lingerie, abiti, dettagli nascosti o dichiarati. Ma ridurre tutto al rosso rischia di svuotare il significato. Negli ultimi anni la moda, che da sempre dialoga con simboli e tradizioni, ha iniziato a rileggere i portafortuna di Capodanno in modo più ampio.

I colori portafortuna da indossare la notte del 31: lingerie, accessori e simboli che contano davvero

Quando si parla di rosso a Capodanno, il rischio è di dare tutto per scontato. In realtà questa tradizione ha attraversato secoli e culture, trasformandosi ogni volta. Nell’antica Roma il rosso aveva un valore protettivo, serviva a tenere lontano ciò che faceva paura, dal sangue alla guerra. Col tempo è diventato simbolo di forza e prosperità, fino ad arrivare alla versione più intima e contemporanea che conosciamo oggi.

La lingerie rossa resta resta la più diffusa. La tradizione vuole che venga regalata, mai comprata, e mai riutilizzata, dettaglio che oggi fa storcere il naso a chi guarda alla sostenibilità, ma che racconta bene quanto il rito sia legato all’idea di un momento unico.

 

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Negli ultimi anni però il rosso ha smesso di essere l’unica opzione possibile. La moda ha iniziato a giocare con altri colori e simboli, ampliando il concetto di portafortuna. Oro e argento sono diventati scelte sempre più frequenti perché parlano di abbondanza, luce, successo.

Guardando oltre i confini italiani, le tradizioni diventano ancora più interessanti. In Brasile il bianco domina la notte di San Silvestro perché rappresenta pace e armonia, mentre in molte zone dell’America Latina il colore dell’intimo viene scelto in base a ciò che si desidera per l’anno successivo. Giallo o oro per i soldi, rosa per l’amore, verde per la speranza, lilla per il lavoro.

 

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Negli ultimi tempi anche le fantasie hanno assunto un ruolo portafortuna. I pois, tornati di moda sulle passerelle e nello street style, vengono associati al denaro perché ricordano le monete.

Molte persone scelgono di inserire un solo elemento simbolico nel proprio look, che sia un gioiello dorato, una borsa colorata o un dettaglio nascosto. L’importante è che quel gesto abbia un senso personale. La moda, in questo, offre infinite possibilità, permettendo di costruire un rituale su misura, lontano dall’idea di uniforme o obbligo.

 

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Alla fine, ciò che rende questi portafortuna davvero efficaci non è tanto la superstizione in sé, quanto il modo in cui aiutano a segnare un passaggio. Vestirsi per Capodanno diventa un atto consapevole, una pausa di riflessione prima di ricominciare. Che si scelga il rosso, l’oro, i pois o un colore meno scontato, il vero valore sta nell’intenzione.

Il guardaroba, per una notte, smette di essere solo estetica e diventa racconto, desiderio, augurio. E forse è proprio questo il motivo per cui, anno dopo anno, continuiamo a dare importanza a ciò che indossiamo quando l’orologio segna la mezzanotte.

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