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Milano Moda Donna: le sfilate del terzo giorno

Nel terzo giorno di Milano Moda Donna ad aprire le danze all'insegna del glamour assoluto è Max Mara. Tocca a poi a Emporio Armani, Fendi e Prada.

Nel terzo giorno di Milano Moda Donna ad aprire le danze all’insegna del glamour assoluto è Max Mara.
La collezione mescola rigore geometrico alla fluidità dei tessuti.

Sulla passerella Max Mara unisce i principi base della seduzione all’eleganza lussuosa e raffinata che evocano le sue creazioni pensate per una donna che risplende.
Il glamour è l’ingrediente magico che infonde energia al power dressing.
silhouette che enfatizza le spalle, ampia, boxy e corta. Le gonne sembrano ricavate da pantaloni maschili – sopra il ginocchio o alla caviglia – da indossare con alti stivali e sottili dolcevita. Alpaca, cammello e cashmere accoppiati con la pelle. Una nuova e lussuosa interpretazione del puffer con l’imbottitura in lana di cammello. Color cammello, ovviamente, ma anche nero, bianco, cuoio, oppure stampe heritage riscoperte nell’archivio Max Mara. Un deciso mix di tweed, check, cocco e zebra (orgogliosamente faux). Workwear per la working woman, letteralmente. Gilet, giacche e gonne utility, con tasche e zip, ma impeccabilmente sartoriali. Il moodboard ricorda quei momenti dei primi anni 90 quando le top model calcavano la passerella di Max Mara a gruppi di tre o quattro. Felici ed eroiche, in total look in technicolor, con quella carica di ottimismo di cui abbiamo bisogno al giorno d’oggi.

Il Teddy bear coat in audaci colori come ciano, turchese o giallo mais.

Una regina delle nevi femminile e delicata, ma al contempo forte e determinata. Attraversa un bosco incantato dove i raggi del sole creano riflessi sfavillanti sul candore della neve. Il silenzio quasi mistico di questo paesaggio magico e affascinante è interrotto solo dai rumori della natura

E’ in un questo scenario fiabesco che nasce la collezione Genny per la stagione Autunno/Inverno 2019.

Seguendo le suggestioni di questo cammino in solitaria, Sara Cavazza Facchini, direttrice creativa del marchio, immagina il guardaroba speciale e poetico di questa donna dallo spirito romantico.

Reazione al gelo dell’inverno, i materiali diventano caldi e le forme avvolgenti. I cappotti cocoon con dettagli cappa e gli abiti midi sono realizzati in un tessuto leggermente imbottito in un bianco matte, che richiama la purezza delle superfici gelate.

Come ghiaccio che si scioglie, la femminilità seducente tipica del marchio si traduce nella fluidità degli abiti in seta che segnano il punto vita e scendono svasati con leggiadria. La loro preziosità sofisticata è sottolineata dai raffinati ricami in maglia metallica e lucenti cristalli Swarovski.

I bagliori luminosi di una notte stellata rompono il rigore del tuxedo che si rinnova con le nuove giacche cappa indossate con pantaloni asciutti che esaltano la verticalità della silhouette, ulteriormente posta in evidenzia con le lussuose applicazioni di cristalli a definirne i profili grafici.
È invece un tributo alla sensualità femminile il nuovo smoking con pantaloni ampi in jacquard indossato con un bustino gilet caratterizzato da una costruzione di bretelle in duchesse di seta.

Disegnati per essere avvolti attorno al corpo, gli ampi cappotti sono realizzati in un morbidissimo double di cashmere bianco , e maxi piumini in velluto di seta indossati per esaltare la femminilità senza tempo della donna. le gonne in fil coupé svelano silhouette inspirate a kilt scozzesi.

Compagna di questa regina delle nevi è la pantera bianca, che come ricamo in più colori, accende di magia un maxi coat, suit e le maxi camicie.

A completare la collezione, la pelliccia di kidassia dona un tocco soffice e caldo alle borse e ai sabot in vernice, mentre gli stivali in pelle effetto calza sono punteggiati da luminosi cristalli Swarovski.

Emporio Armani scommette sull’essenzialità. ” in giro c’è tanto, troppo. Ho cercato di dare un taglio e tornare a un messaggio più chiaro, semplice e accattivante”.
Lo fa con una collezione che si racconta con soli tre colori: rosso carico, nero e bianco.
I volumi sono diversi e accanto a capispalla over troviamo abiti femminili e leggins effetto latex, ma anche giacche piccole doppiopetto su pantaloni ampi.

Il segreto è la trasversalità dello stile che viaggia: si muove tra generazioni e luoghi senza perdere la sua essenza. Uno stile romantico, fresco, femminile, da sempre rappresentato da Luisa Beccaria, capace di vestire una donna contemporanea che si muove tra sogno, sensazioni, mete esotiche, arte e poesia.

Forme scivolate e morbide, con vita sempre segnata per abiti dalle lunghezze midi e maxi.

Suggestione dopo suggestione, Luisa Beccaria sviluppa una creatività sognante, che rilegge ricordi di viaggio e ispirazioni pittoriche attraverso gli occhi di un “creative duo”, quello formato da Luisa e Lucilla, che crea un’esperienza di lifestyle a tutto tondo.
I colori della collezione per il prossimo autunno inverno 2019/20 sono quelli della natura, fiori e piante che si stemperano nel cielo per bluse, abiti plissè e mini-dress.
Ed è proprio il gioco cromatico, iniziato dagli azzurri, teal e verdi, passato ai rosa e malva, a segnare l’arrivo al rosso cremisi. Un tono che accende la stagione fredda con faux fur e abiti inaspettatamente leggeri.

Un viaggio tra textures, materiali ricercati e forme che si specchia idealmente in un percorso che, oggi più di ieri, dimostra come “like a princess” sia uno stato d’animo e null’altro.

Da Fendi oggi è andata in scena l’ultima collezione disegnata da Karl Lagerfeld insieme a Silvia Venturini Fendi.
La passerella decorata dal logo della doppia F in corsivo, designato dallo stesso Karl, che ricorre anche sui bottoni, sulle pellicce intarsiate, sulle calze, sui dolcevita.
I colli delle camicie sono alti e a punta, come i suoi, stampe wallpaper giapponesi, organza e satin.
A fine sfilata tutti in piedi per rendere omaggio al Kaiser della moda. Nella sala è stato proiettato un video con cui la Maison ha reso un tributo al grande stilista con cui ha collaborato per ben 53 anni.

Per Miuccia Prada l’ideale del Romanticismo come antidoto alle paure ancestrali o terrene.
La sfilata è un mix di opposti che si uniscono armoniosamente, durezza e dolcezza, pace e guerra, insomma, convivono insieme in look sofisticati.

Fiori delicati, rasi impalpabili e pizzo sensuale addolciscono la durezza del militare e scaldano la freddezza del nylon.
Cappotti militari, mantelle sbracciate, anfibi ma anche decollerè luccicanti in questo gioco di contrasti.

Per Anteprima sfila una donna cosmopolita, decisa e sicura ma al contempo sublime nella sua eleganza.
Una viaggiatrice che ama la libertà e indossa con disinvoltura capospalla grintosi e cravatte maschili.
Il suo look è estremamente ricercato, sia durante il giorno che per la sera non rinuncia ai capi a vita alta e al corsetto.
Tartan, abiti in organza, tulle e velluto stampato incantano la sera e fasciano un modello di donna affermata.

A chiudere la giornata il “Game Show” di Moschino.
La sfilata è all’insegna del divertimento, sia per chi la guarda che per chi la anima sulla passerella.
Come in uno show televisivo il pubblico è seduto a lato, di fronte lo spettacolo con la tuta a stampa lattine o detersivo per lavastoviglie, il cappotto banconota oppure i jeans tempestati di dollari.

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