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È il taglio del momento grazie ai Grammy Awards, anche se non vogliamo farcene una ragione. Ecco a chi dona davvero

Il taglio di capelli sfoggiato ai Grammy Awards sta dettando tendenza. Scopriamo a chi si adatta meglio e perché sta conquistando negli ultimi giorni!

Se c’è una cosa che i Grammy Awards insegnano ogni anno, è che i red carpet sono il luogo perfetto per lanciare nuove mode. Il taglio del momento arriva direttamente dalle passerelle della musica e ha già conquistato star e hairstylist. Si tratta del jellyfish cut che è apparso sulle teste di Miley Cyrus, Lady Gaga e Billie Eilish, segnando il suo ingresso ufficiale tra le acconciature più richieste.

Non è solo una stravaganza da palco, ma un ritorno a un’estetica precisa, ispirata alla tradizione giapponese. La sua particolarità? Una struttura a doppia lunghezza che crea un contrasto deciso tra il taglio più corto nella parte superiore e le lunghezze fluide che cadono sotto. Un look studiato per chi ama le geometrie nette, ma senza rinunciare a un tocco di movimento. Ma starà bene a tutte?

Un taglio ispirato alla storia, ma dal carattere ultra moderno

Il jellyfish cut affonda le sue radici nell’antico Giappone. La sua base si ispira all’hime cut, un’acconciatura che risale al periodo Heian (794-1185), riservata alle donne di nobili origini. L’idea era semplice: due ciocche tagliate nette all’altezza delle guance e il resto dei capelli lasciato lungo. La versione moderna mantiene lo stesso contrasto, ma gioca con proporzioni più audaci, trasformandolo in una vera e propria dichiarazione di stile.

Un taglio ispirato alla storia, ma dal carattere ultra moderno – foto IG @mileycyrus – sfilate.it

Non c’è un unico modo di portare il jellyfish cut. Miley Cyrus, per esempio, ha scelto un effetto più morbido e luminoso, con sfumature bionde e lunghezze sotto il seno, dando al taglio un tocco nostalgico che ricorda le chiome degli anni 2000. Lady Gaga, invece, ha puntato su un’estetica più dark e strutturata, con una frangia corta e un nero intenso che enfatizza il contrasto tra le due lunghezze.

Scegliere il jellyfish cut significa anche essere pronti a mantenerlo nel tempo e diciamolo, non è cosa facile. La cura è essenziale, perché la bellezza di questo taglio sta tutta nella sua precisione geometrica. La parte più corta deve rimanere netta, senza perdere definizione, quindi le visite dal parrucchiere devono essere frequenti. Un ritocco ogni quattro o sei settimane aiuta a mantenere la struttura originale senza che le lunghezze si confondano.

Lady Gaga e il suo jellyfish dark – foto IG @ladygaga – sfilate.it

Ricorda che l’idratazione è un altro punto chiave. Le punte più lunghe, essendo più esposte, tendono a seccarsi facilmente. Un olio leggero o una crema senza risciacquo aiuta a mantenere la morbidezza e a evitare l’effetto crespo. Anche lo styling gioca un ruolo fondamentale! Per un aspetto più rigido e strutturato si può usare la piastra o il ferro per definire meglio le linee, mentre un’asciugatura naturale regala un effetto più sbarazzino.

Non tutti i tagli sono adatti a ogni viso, e il jellyfish cut è proprio uno di quei tagli a cui prestare attenzione. La sua forma geometrica si sposa perfettamente con volti ovali o allungati, perché aggiunge carattere senza appesantire. Chi ha un viso tondo o quadrato può comunque sperimentarlo, magari chiedendo al parrucchiere di ammorbidire le linee o di giocare con le lunghezze per bilanciare i volumi.

Come tutte le tendenze nate sui red carpet, il jellyfish cut potrebbe essere solo un fenomeno momentaneo o trasformarsi in un nuovo classico. Vale la pena provarlo? Se non si vuole passare inosservate, di certo si!

Rosa Liccardo

Sono laureata in Storia dell'arte ed ho la passione per i libri e la scrittura. Redattrice da qualche anno e amo scrivere di lifestyle, viaggi, arte e turismo. Sono appassionata di grafica e fotografia e nel tempo libero mi piace cucire, vedere film e serie tv. Ho una predilezione per i fantasy!

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