L’artista genovese sta conquistando il pubblico con il suo stile unico. Scopriamo cosa rende il suo look così desiderabile per tutte le età prima di vederlo sul palco di Sanremo.
Mentre il Festival di Sanremo 2025 è pronto a scatenare il solito delirio tra fan, critici e commentatori da tastiera, c’è un artista che sta conquistando tutti senza fare troppo rumore, ma con un look che non passa inosservato: Olly. Il cantautore genovese, al secolo Federico Olivieri, ha qualcosa di magnetico che lascia il segno. Forse è la sua voce, forse il modo in cui si muove sul palco, o magari il fatto che con o senza baffi il risultato non cambia: piace, e pure tanto. Se nel 2023 aveva usato Sanremo per farsi conoscere con Polvere, quest’anno torna all’Ariston con Balorda Nostalgia e una sicurezza completamente diversa. Non è più solo una promessa, ma una realtà consolidata che punta a lasciare il segno non solo nella musica, ma anche nel mondo dello stile.
Di lui si dice di tutto. C’è chi lo paragona a Jacob Elordi, il sex symbol australiano che ha conquistato Hollywood con il suo fascino rilassato e un look mai troppo studiato. Il paragone ci sta: entrambi hanno quell’aura da bello e dannato che non si sforza troppo per piacere, eppure ci riesce benissimo. Olly sa giocare con il suo look in modo intelligente, senza mai sembrare costruito. Cambia pettinature, sperimenta con l’abbigliamento, gioca con la barba senza paura di stravolgere la propria immagine.
Perché lo stile di Olly sta conquistando tutti? Scopriamolo
Ma se Elordi viene dai set di Euphoria e dai red carpet più esclusivi, Olly ha un’energia più ruvida, più autentica, di chi ha costruito il suo percorso passo dopo passo senza filtri o scorciatoie. Il fisico scolpito da anni di rugby, l’altezza che sfiora i due metri e un viso che regge qualsiasi sperimentazione beauty fanno il resto. C’è qualcosa di irresistibile nei ragazzi alti, e non è solo una nostra impressione… diversi studi scientifici hanno dimostrato che gli uomini di statura elevata tendono ad avere livelli più alti di testosterone e, di conseguenza, un’attrazione naturale che gioca a loro favore. Caso chiuso.

Ma parliamo di quei baffi. Olly ha capito una cosa fondamentale: la barba può essere un’arma di seduzione, ma il baffo portato nel modo giusto è ancora meglio. Non parliamo di quei mustacchi da hipster che richiedono più manutenzione di una pianta esotica, né di quei baffoni anni ’80 alla Magnum P.I. Qui il mood è messy ma studiato, una peluria appena accennata che sembra dire “non ho tempo per pensarci, ma so che mi dona”. Lo stesso stile che hanno adottato Timothée Chalamet, Paul Mescal, Harry Styles e recentemente anche da Damiano David. Una trasandatezza calcolata, un look che sa di libertà e che funziona benissimo anche senza bisogno di un barbiere di fiducia ogni due settimane.

Vestirsi bene non significa strafare, ma trovare il mix giusto tra comodità e carattere, e questo Olly lo sa. Le sue t-shirt non sono mai banali, spesso sfoggiano grafiche particolari senza bisogno di troppi fronzoli. Sopra? Una giacca di pelle per quando vuole darsi un’aria più rock o un denim vissuto. Anche la parte sotto gioca il suo ruolo. Niente pantaloni larghi effetto rapper anni 2000, né skinny soffocanti da rockstar indie. Olly opta per slim-fit che valorizzano la sua figura slanciata senza costringerlo in movimenti innaturali. Ai piedi? Sneakers, ovviamente. Comode, versatili, perfette per saltare sul palco senza perdere un colpo.
E poi c’è il fattore capelli. Nonostante non abbia la chioma ribelle di un Chalamet o il boccolo perfetto di un Austin Butler, Olly gioca con il suo taglio in modo intelligente. Da un lato richiama il mohawk, dall’altro si avvicina all’undercut, con una parte superiore volutamente scomposta che invita chiunque a passarci le dita dentro. È il tipo di capigliatura da wild ma curato, quella combinazione perfetta tra il ragazzo della porta accanto e il bad boy.
Forse è questo il suo segreto: sapersi reinventare senza perdere autenticità. E mentre il pubblico si prepara a seguirlo passo dopo passo sul palco dell’Ariston, una cosa è certa… baffi o non baffi, Sanremo 2025 avrà tra i suoi protagonisti uno dei nuovi idoli di stile della musica italiana.