gonne a pieghe

Un solo capo, cento look: la gonna midi a pieghe. Il capo passe-partout che cambia stile in un attimo

La gonna midi a pieghe è il capo trasformista per eccellenza, capace di adattarsi a ogni stile. Leggera, colorata e versatile, ha radici antichissime che affondano nel fascino della moda egizia e continua a reinventarsi in chiave moderna.

C’è un capo che riesce sempre a fare la magia: ti vesti in due minuti e sembri super curata, lo abbini in mille modi e non annoia mai. Sì, parliamo della gonna midi a pieghe, quella che fa girare le teste quando cammini e che si adatta a tutto, dall’ufficio all’aperitivo, senza battere ciglio. Basta cambiare le scarpe, aggiungere una cintura o giocare con le proporzioni ed eccola lì, pronta a reinventarsi. Ma lo sai che questa meraviglia ha una storia lunghissima?

Non è un’invenzione recente, anzi! Gli antichi Egizi la usavano già migliaia di anni fa, ma non era per tutti. Solo faraoni e regine potevano permettersela, un lusso riservato a pochi. Gli archeologi hanno ritrovato tessuti pieghettati nella Valle dei Re e i musei ne conservano ancora qualche esempio. Pensa che all’epoca per ottenere l’effetto plissé si usava una tecnica incredibile: il lino veniva immerso in una soluzione speciale e poi pressato con dei pesi. Un metodo che, in fondo, non è così diverso da quelli moderni.

Dall’Antica Roma al Rinascimento: quando le pieghe erano un lusso

Dopo l’Egitto, passiamo per l’antica Roma, dove le donne non avevano certo i nostri jeans e blazer, ma sapevano il fatto loro in fatto di stile. Indossavano la stola, una lunga veste drappeggiata che cadeva in pieghe morbide, dando movimento e grazia alla figura. Poi arriva il Medioevo, e qui la faccenda si complica. Le gonne si fanno lunghe, pesanti, spesso stratificate, e chi poteva permettersi le pieghe lo faceva con orgoglio. Perché? Semplice: più tessuto avevi addosso, più eri ricco. Le nobildonne sfoggiavano gonne enormi, con chilometri di stoffa e plissettature perfette, mentre le classi più umili si accontentavano di abiti semplici e dritti.

Nel Rinascimento si alza ancora di più l’asticella. La moda diventa un’arte, e la gonna a pieghe non è più solo un vezzo ma una vera e propria costruzione architettonica. Per darle struttura si usavano sottogonne rigide, stecche, strati su strati di tessuto. Camminare non era proprio comodissimo, ma chi se ne importava? L’importante era apparire eleganti e maestose, come nelle tele di Botticelli. Poi arriva l’Ottocento e la rivoluzione industriale cambia tutto. Le donne iniziano a muoversi di più, a lavorare fuori casa, e gli abiti si adattano. Le gonne a pieghe si ridimensionano, si fanno più pratiche, anche se la crinolina – quella struttura a cerchi di metallo che creava l’effetto campana – tiene ancora banco per un po’.

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Dall’Antica Roma al Rinascimento: quando le pieghe erano un lusso – sfilate.it

E poi boom, arrivano gli anni ’20 e le donne si stufano di tutte quelle complicazioni. Basta gonne ingombranti, la parola d’ordine è libertà! Le flapper girls, le ragazze ribelli dell’epoca, iniziano a indossare gonne plissettate leggere, che si muovono con loro mentre ballano il Charleston fino all’alba. È la prima volta che le donne possono divertirsi con la moda senza sentirsi ingabbiate. La gonna a pieghe diventa sinonimo di energia, spensieratezza e voglia di rompere le regole.

E poi arrivano gli anni ’50 e Dior decide che è ora di dare una nuova vita alla gonna plissettata. Con il suo New Look, riporta in auge la vita stretta e la gonna ampia, esaltando la femminilità in un modo nuovo e sofisticato. Le donne lo adorano, la moda cambia ancora, e la gonna a pieghe si trasforma in un simbolo di eleganza senza tempo. Da quel momento in poi, attraverserà decenni di evoluzione senza mai sparire davvero.

La gonna plissettata nell’era contemporanea

La gonna a pieghe oggi è una delle protagoniste indiscusse del guardaroba contemporaneo, tanto amata quanto versatile. La verità è che questa gonna si è saputa adattare a ogni epoca, da quella più preppy delle divise scolastiche agli abiti da passerella degli stilisti più prestigiosi. Non è un caso che marchi come Gucci, Prada e Dior abbiano deciso di reintrodurla nelle loro collezioni più recenti.

Nei decenni passati, stilisti come Mariano Fortuny hanno perfezionato la plissettatura moderna, creando pieghe che non solo erano durature, ma anche eleganti. Fortuny ha brevettato il suo metodo nel 1909, ed è stato lui a creare la famosa gonna Delphos, che divenne un’icona di stile per le dive dell’epoca. Un mix di arte e innovazione che si è mantenuto intatto nel tempo.

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La gonna plissettata nell’era contemporanea – foto fortuny.it – sfilate.it

Negli anni successivi, anche altre figure come Madame Grès, stilista francese, portarono avanti questa tradizione, vestendo icone del calibro di Grace Kelly e Jacqueline Kennedy.

Ma non pensare che la sua storia finisca qui, perché negli anni ’90 la moda giapponese dà una nuova svolta a questa tradizione. Issey Miyake porta la plissettatura su nuovi livelli, creando non solo pieghe visibili, ma veri e propri giochi grafici che esplorano l’uso di nuovi materiali. A metà tra l’arte e la tecnologia, questa visione rinnova la percezione della gonna plissettata, trasformandola in qualcosa di più moderno e innovativo.

Come indossare la gonna midi a pieghe

La gonna midi a pieghe è uno di quei capi che, se abbinato nel modo giusto, può davvero valorizzare ogni tipo di corpo. Se hai un fisico a clessidra, ad esempio, questa gonna può evidenziare il punto vita e riesce a esaltare le tue proporzioni in modo super elegante, senza che tu debba fare alcuno sforzo.

E se hai un fisico a pera, non preoccuparti, perché la gonna midi a pieghe può fare miracoli! L’idea è quella di bilanciare la parte inferiore del corpo con una parte superiore più strutturata. Un top che abbia dettagli sulle spalle, come le spalline imbottite o un taglio particolare, riesce a creare una linea visivamente più equilibrata. In questo modo, la gonna diventa il focus del tuo outfit, mentre il top completa il tutto con raffinatezza.

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Come indossare la gonna midi a pieghe – sfilate.it

Per chi ha un fisico a rettangolo, questo tipo di gonna riesce a creare un effetto visivo che dona più forma alle gambe e ai fianchi, contribuendo a dare equilibrio alla figura. Se ti senti un po’ più “dritta” in fondo, questo tipo di gonna può fare la differenza, creando una silhouette più armoniosa senza bisogno di troppi stratagemmi.

Nel caso del fisico a mela, la strategia vincente è puntare sulla vita alta. Questo taglio, infatti, aiuta ad allungare la figura e a slanciare il corpo. L’ideale sarebbe abbinare la gonna a un top più morbido, che non stringa e che scivoli delicatamente, senza esagerare con la struttura. La vita alta, infatti, sposta l’attenzione verso l’alto e dà un effetto snellente, creando una linea più lunga.

Poi, parlando degli abbinamenti, la gonna a pieghe è talmente versatile che la puoi indossare per qualsiasi occasione. Se ti senti romantica e hai una serata speciale in vista, puoi abbinare la tua gonna a pieghe con una blusa leggera o una camicia con dettagli in pizzo. Le ballerine o i sandali con cinturino sono perfetti per completare un look fresco e delicato. E che dire degli accessori? Una borsa a tracolla bon ton e degli orecchini piccoli sono il tocco finale per rendere l’outfit davvero elegante senza esagerare.

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In un attimo diventa sportiva – sfilate.it

Se invece vuoi andare sul formale e vuoi sfoggiare la tua gonna midi a pieghe per un’occasione più elegante, puoi puntare su un top in seta o un blazer sartoriale, per mantenere la classe senza perdere in comfort. Le scarpe più adatte? Senza dubbio un paio di décolleté a punta o stivaletti eleganti. Completa il look con una clutch minimal e gioielli discreti per rimanere sempre impeccabile. Il gioco dei colori è importante… tinte neutre e dettagli metallici renderanno il tuo look sofisticato e senza tempo.

Ma la bellezza della gonna a pieghe è che non bisogna sempre essere formali. Vuoi un look casual e moderno per tutti i giorni? Abbinare la tua gonna a pieghe a una semplice t-shirt bianca e un paio di sneakers ti darà subito un’aria fresca e trendy, senza troppi fronzoli. Se poi vuoi aggiungere qualche tocco in più, prova a completare il look con un orologio minimal o un zainetto pratico e alla moda.

Ma, come in ogni cosa, ci sono anche degli errori da evitare. Per esempio, non lasciare che la gonna ti “inghiotta” se scegli modelli troppo larghi: abbinata a un top oversize, rischi di sparire letteralmente nel tuo outfit. E occhio anche a non scegliere scarpe troppo pesanti o troppo informali, che potrebbero sbilanciare l’intero look. La gonna a pieghe ha bisogno di equilibrio, e questo vale anche per il tessuto: se scegli materiali troppo rigidi, potresti non ottenere l’effetto fluido e armonioso che rende questa gonna così speciale.

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