Pomodoro, basilico e voilà: nessun piatto da mangiare, ma è la SPAGHETTI CLUTCH di Moschino, la borsa più italiana di sempre

Moschino firma la borsa più italiana di sempre in un modo del tutto suo: con la spaghetti clutch siamo pronti a una nuova era della moda ‘golosa’.

A detta di Vanity Fair è la borsa per eccellenza più italiana che sia mai stata creata e anche noi di Sfilate.it non possiamo che essere totalmente d’accordo: la mente arguta, preziosa, geniale e chi più ne ha più ne metta di aggettivi nei confronti di Moschino, ha ben pensato di raccogliere gli elementi più tipici del Belpaese e miscelarli insieme per creare un’autentica opera d’arte che fa letteralmente venire voglia di mangiarla.

Non è affatto la prima volta che la moda e il cibo si uniscono in un unico filo conduttore, anzi, tra pizza bag, baguette bag, persino rosellina bag c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se in qualche modo prima erano le forme del cibo a ispirare i design sfiziosi delle borse, adesso non solo continua quella scia d’ispirazione, ma non c’è neanche più il bisogno di creare un prodotto astratto, quanto piuttosto identico all’alimento in sé.

E la spaghetti clutch di Moschino pensata per la F/W 2025/26 si presta a diventare la più iconica, la più divertente, la più sensuale e la più golosa it-bag dell’ultimo decennio. E a guardarla bene forse ‘du spaghi cor sugo‘ ce li potremmo anche fare!

Spaghetti clutch, perché la borsa Moschino ha fatto letteralmente impazzire tutti

Moschino quest’anno si è dato letteralmente da fare a far parlare di sé e bisogna ammettere che ci sia ampiamente e volutamente riuscito: non solo la pizza bag e la watermelon bag richiamano in tutto e per tutto le forme degli alimenti, ma troviamo anche la scancellina bag, una borsa che a prima vista non è altro che una semplice bottiglia di candeggina. Se non fosse però per il prezzo di 1925 euro tondi tondi.

collezione f/w 2025 moschino spaghetti clutch
Spaghetti clutch, perché la borsa Moschino ha fatto letteralmente impazzire tutti (Foto moschino.com) – sfilate.it

Ma è con la spaghetti clutch che Moschino firma forse la it-bag più audace, più chiacchierata, più sfiziosa e più in voga del momento che, non appena ha fatto la sua entrata trionfale in passerella tra le mani della modella ha suscitato un brusio di sottofondo non indifferente. Non manca proprio nulla del tipico piatto italiano simbolo per eccellenza in tutto il mondo: gli spaghetti ci sono e si muovono leggiadri mentre la top model cammina, si intravedono dei piccoli colpi di verde che altro non sono se non le foglie fresche di basilico profumato, persino qualche accenno di rosso a ripresa della salsa di pomodoro gustosa e saporita.

Moschino ha letteralmente deciso di rimodernare la concezione della borsa lussuosa e costosa come a voler dire: ‘Se devo farvela pagare cara, che sia per una ragione specifica!‘ e in effetti, se si ha la possibilità di puntare su una it-bag simile, noi spenderemmo fino all’ultimo centesimo per accaparrarcela. Quella voglia di uscire dall’ordinario è stato comunque sempre un chiaro segno distintivo di tutta la maison, anticonformista di natura, generatrice di intense emozioni fatte scarpe, borse, pantaloni e abiti.

dettaglio di borsa spaghetti clutch moschino
Iconica, divertente, assolutamente geniale (Foto ig @moschino) – sfilate.it

E siamo sicuri che con la spaghetti clutch anche stavolta l’intento di lasciare esterrefatti sia stato abbondantemente superato: più la si guarda più si scorgono dettagli preziosi quali i pomodorini che spuntano alla chiusura della borsa, le lunghezze tutte diverse degli spaghetti sul corpo della stessa, le macchie di sugo, che si intensificano sulla parte finale di ogni elemento, insomma questo è il piatto per eccellenza che tutti vorremmo mangiare sempre e finalmente possiamo letteralmente indossarlo.

Che dir se ne voglia, ancora una volta Moschino supera se stesso, confermandoci tra l’altro l’intenso rapporto perdurante tra cibo, arte e moda più pura. Che alla prossima collezione sia la volta dei dolcetti? O forse di un buon spaghetto al nero di seppia? Magari Moschino ci leggerà e ci ‘copierà‘ l’idea e noi non potremmo far altro che appoggiargliela!

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