Il bracciale più desiderato di sempre nasce da un errore in diretta TV

Con un nome nato per caso, il bracciale tennis è diventato un’icona di stile sobrio e prezioso. Pratico, comodo e brillante, oggi esiste in tantissime versioni per ogni gusto e occasione.

Quando si parla di gioielli, si pensa subito a forme perfette, nomi evocativi, storie studiate. Ma a volte il dettaglio che cambia tutto nasce da un errore, da un momento imprevisto che resta impresso. È quello che è successo con uno dei bracciali più copiati, desiderati e indossati di sempre. Non è nato da una collezione iconica né da una campagna pubblicitaria. È stato battezzato in campo, durante una partita, davanti alle telecamere. Un gesto istintivo, per recuperare qualcosa che contava più del punteggio. Un piccolo oggetto, ma con un significato enorme.

Il bracciale tennis oggi è un classico, talmente riconoscibile che quasi ci si dimentica di chiedersi perché si chiami così. Non ha a che fare con lo sport, almeno non nel senso tecnico. Eppure quel nome gli è rimasto addosso come un’etichetta cucita di fretta, ma perfetta. Elegante senza sforzo, adatto a tutto, praticamente indistruttibile, ha cambiato le regole del gioiello da indossare. Perché se puoi portare diamanti mentre giochi una semifinale, puoi portarli ovunque. E da quel momento, molte donne hanno iniziato a farlo davvero.

Perché il bracciale tennis è diventato un classico intramontabile

Era il 1987, match degli US Open, il campo era rovente e Chris Evert stava affrontando un incontro importante. Durante uno scambio, il suo bracciale di diamanti si sganciò e cadde a terra. L’evento venne ripreso in diretta, e lei chiese senza esitazione di fermare la partita. Non per un capriccio, ma perché quel bracciale lo indossava sempre, in ogni allenamento, in ogni gara. Era parte di lei. Gli addetti cercarono il gioiello direttamente sul campo, tra la terra rossa e le linee bianche, e riuscirono a ritrovarlo. E fu così che, senza preavviso, il tennis bracelet ricevette il suo nome (che precedentemente si chiamava bracciale eternity).

Quel piccolo incidente cambiò anche l’approccio alla struttura del gioiello. In origine il bracciale aveva una semplice chiusura a scatto. Ma da quel giorno, le maison iniziarono a introdurre una doppia chiusura di sicurezza. Una laterale che blocca il gancio principale, e spesso anche un fermo aggiuntivo invisibile. L’obiettivo era chiaro: evitare che un episodio del genere si ripetesse. E rendere il bracciale ancora più sicuro, anche in movimento. Oggi è proprio questa chiusura invisibile a essere parte del suo fascino: si integra perfettamente nella linea di diamanti e scompare una volta chiusa, lasciando l’intera struttura fluida, continua, perfetta.

bracciale tennis
Perché il bracciale tennis è diventato un classico intramontabile – foto stroilioro.com – sfilate.it

Il design è essenziale. Una fila di diamanti incastonati in modo da restare in linea, uno dopo l’altro, su montature in oro bianco, giallo, rosa, o platino. Nei modelli classici da un carato, si arriva anche a inserire un centinaio di pietre, ognuna montata con precisione millimetrica. I diamanti sono sempre selezionati in modo uniforme, per mantenere coerenza in taglio, purezza e colore. I laboratori più attenti scelgono pietre che non presentano inclusioni visibili a occhio nudo e le abbinano per creare un effetto visivo continuo, senza dissonanze.

Con il tempo, sono nate moltissime varianti. Il classico resta in oro bianco con diamanti bianchi taglio brillante, ma oggi ci sono versioni con diamanti fancy colorati, come i brown, gli champagne o i gialli chiari. Esistono anche tennis in zaffiri, rubini o smeraldi, usati da soli o alternati ai diamanti. Chi cerca un effetto più grafico può scegliere modelli con taglio princess (quadrato) o baguette (rettangolare), che cambiano completamente il riflesso della luce. Le versioni più moderne combinano tagli diversi nella stessa fila, giocando su ritmo e texture. Anche la dimensione si adatta: dai micro-tennis da 0.10 carati, sottilissimi e perfetti per essere indossati tutti i giorni, ai modelli statement da 5 carati e oltre, che diventano protagonisti anche in un look da sera.

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Come abbinare il bracciale tennis in modo contemporaneo – foto stroilioro.com – sfilate.it

Ci sono anche varianti in oro rosa per chi vuole un tono più caldo e delicato, o in oro giallo per chi preferisce un richiamo classico e deciso. Alcuni modelli includono inserti satinati o dettagli con finiture sabbiate, per spezzare la continuità lucida. E non mancano le versioni maschili, più larghe, con pietre meno brillanti ma più massicce, oppure in versioni completamente in metallo, solo ispirate alla struttura del tennis originale.

La versatilità è la chiave del suo successo. È uno di quei pochi gioielli che può stare addosso tutti i giorni senza mai risultare eccessivo. È elegante ma discreto, tecnico ma romantico, resistente ma delicato nell’effetto finale. Funziona da solo, ma anche in layering con orologi o altri bracciali.

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