Le borse più lussuose dell’anno mostrano dettagli che sembrano avere un significato nascosto, tra forme iconiche e materiali che fanno capire subito perché continuino a far parlare di sé anche senza essere viste dal vivo.
In redazione capita spesso di ritrovarsi a commentare una borsa come se fosse un personaggio, con la stessa simpatia con cui si parla di un’amica molto ambiziosa. È un gioco che parte sempre uguale: si sospira, si sorride e poi si dice la solita frase che salva la coscienza, quella sul “rifarsi gli occhi”. Ed è vero, perché certi modelli hanno un potere magnetico anche solo osservandoli.
Quest’anno più che mai le borse “expensive” sono tornate a essere piccole sculture da desiderare senza troppe spiegazioni. I marchi storici hanno ripreso modelli iconici, li hanno ripuliti, ridisegnati, illuminati con pellami preziosi e nuove proporzioni, trasformandoli in oggetti che non si limitano a seguire il trend ma lo definiscono. Alcuni di questi pezzi sembrano pensati per chi ama il collezionismo, altri puntano più sulla presenza scenica che sulla praticità.
Prada Pyramid mini in Saffiano (€ 5.000)
La prima merita un momento dedicato perché è uno dei ritorni più interessanti dell’anno. Prada riprende la Pyramid dagli archivi e la riporta in scena con quella sicurezza tranquilla che solo i pezzi davvero riusciti possiedono. La struttura rigida è un piccolo esercizio di geometria applicata all’eleganza, un prisma che resta iconico senza diventare rigido.
La pelle Saffiano, lucida al punto giusto, aggiunge una brillantezza che non ha bisogno di mostrarsi troppo. È una borsa da portare a mano quando si vuole giocare con l’idea di un minimalismo che non rinuncia al carattere, oppure con la tracolla per alleggerire il look. Il prezzo parla da sé, ma la sensazione che trasmette è che ci sia ancora spazio per le forme classiche reinterpretate con intelligenza.
Mini Gucci Jackie Notte con cristalli (€ 10.000)
Se la versione classica della Jackie è già un simbolo della maison, questa variante pensata per la sera si spinge oltre. La pelle nera fa da tela perfetta per una silhouette che non ha perso nemmeno un grammo del suo fascino storico. La chiusura con gancio, il dettaglio più riconoscibile, diventa un punto luce quando incontra la tracolla a catena con la scritta Gucci in oro chiaro. È un modello che lavora per sottrazione pur essendo ricco.
La versione con cristalli non ha la pretesa di passare inosservata, anzi vive proprio dell’effetto che crea quando entra in una stanza. È il tipo di borsa che porta il glamour degli anni d’oro nel presente. Il prezzo, il più alto del gruppo, conferma che si tratta di un oggetto che sfida qualsiasi tentativo di razionalità.
Gucci Jackie in pitone misura media (€ 5.500)
La terza è la sorella più audace del gruppo. La Jackie in pitone Rosso Ancora si muove tra tradizione e teatralità. La lavorazione artigianale è evidente in ogni sezione del pellame, che diventa quasi un pattern naturale. La forma a mezzaluna resta una delle più riuscite degli ultimi decenni, perché accompagna il corpo senza rigidezza e mantiene un equilibrio elegante anche quando si osa con colori e texture. La doppia tracolla permette diverse interpretazioni, dal look più classico a quello più contemporaneo, e questo la rende sorprendentemente versatile.
Queste tre borse hanno in comune la volontà di superare il concetto di accessorio di stagione. Sono oggetti pensati per durare, per essere conservati, tramandati, desiderati più che utilizzati. La loro forza non sta nella praticità, ma nella capacità di evocare un certo stile di vita anche solo guardandole. E forse è proprio questo il motivo per cui continuano a far sognare chiunque ami la moda, anche sapendo che resteranno nella wishlist per molto tempo.
Alla fine, la vera attrazione non è il possesso, ma la possibilità di lasciarsi ispirare. Ogni collezione di borse expensive funziona come una piccola galleria che ricorda perché la moda è ancora capace di emozionare, anche quando si limita a far brillare gli occhi da lontano.
