È stato il papa del cambiamento in assoluto, ma anche in grado di tagliare i ponti con il passato: ecco come Francesco ha cambiato persino la moda papale.
‘Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli‘: una delle frasi più importanti e senzienti di un cristiano cattolico per eccellenza che si rispetti che va al di là della semplice frase letterale. Gesù la proferì sul suo discorso della montagna come riporta Matteo al capitolo 5, versetto 3, riferendosi non solo a coloro che fossero persone semplici e in grado di affidarsi a Dio, ma anche a coloro che della propria ricchezza fisica e materiale preferivano non farne vanto, quanto piuttosto mezzo di aiuto, di confronto, ricordandosi che i ‘poveri in spirito’, sono proprio coloro che con coraggio affermano di non poter arrivare alla salvezza in solitudine.
Una frase che ovviamente diventa quasi un mantra spirituale tra le figure ecclesiastiche e in cui vi è racchiuso tutto il messaggio autentico del cattolicesimo, a prescindere da quale sia il nostro credo è comunque una fonte di ispirazione ed insegnamento. Tuttavia c’è un grande ma, poiché lo sfarzo, la ricchezza e l’ostentazione sono stati per tanti secoli protagonisti delle scene clericali e non solo. Ma fu proprio Papa Francesco, a cui è stato dato l’ultimo saluto Sabato mattina, ad aver ‘tagliato i ponti‘ con un passato che forse altri non avevano mai avuto la capacità di effettuare. E anche per questo passerà alla storia.
Papa Francesco, il Pontefice che oltre a cambiare il mondo ha cambiato le linee della moda papale
Alle 12.03 di Sabato 26 aprile 2025 è terminato il rito delle esequie di Papa Francesco, con una folla di oltre 400.000 persone in Piazza per potergli dedicare l’ultimo saluto. Non solo però, anche volti illustri dello spettacolo e della politica mondiale tra cui Donald e Melania Trump, Giorgia Meloni, il Principe William seppur senza la principessa Kate Middleton e molti altri. Papa Francesco è colui che della pace ne ha fatto quasi un ‘cruccio‘, baciando i piedi ai potenti del globo, incitando alla gioia, all’amore, a riconoscere la forza di un popolo unito che della guerra non solo non ne ha bisogno, ma non deve giustificarne le motivazioni.

Eppure Francesco ha fatto molto altro oltre questo, rivoluzionando di molto la concezione stessa della Chiesa, in particolare tagliando i ponti con un passato basato sulla ricchezza, sul materialismo e sulla ‘arroganza stilistica ostentativa‘. Bisogna tuttavia fare un passo indietro: con L’Editto di Costantino nel 313 la Chiesa cattolica e di conseguenza il cristianesimo vengono legittimati nell’Impero Romano, la prima inizia a diventare sempre più una potenza e anche la figura del papa inizia a cambiare.
Tuttavia è dal Medioevo sino al Rinascimento che il Papa non viene visto soltanto più come semplice capo della Chiesa Cattolica, ma come vero e proprio punto di riferimento per tutti i fedeli. Difatti se fino a quel momento l’abbigliamento papale fosse semplice, poco impattante dal punto di vista stilistico, inizia a subire parecchi cambiamenti, impreziosendosi maggiormente. Troveremo quindi un saio sempre più raffinato, stole lavorate con filati di oro puro, croci portate al collo di oro zecchino e pietre preziosissime, anelli papali costosissimi.
La moda papale, lo sfarzo e poi il cambio di rotta
Persino il famoso triregno, conosciuto come tiara del papa, simbolo di sovranità assoluta, era lavorato con materiali ben preziosi. Sarà però solo Giovanni Paolo I a mettere le fondamenta verso un cambiamento radicale. Difatti rinuncia alla tiara, seguito poi da Giovanni Paolo II.
Benedetto XVI invece nonostante la sobrietà rimarrà maggiormente ancorato alle tradizioni, ma ci sarà con Papa Francesco la totale eliminazione dello sfarzo assoluto. Bergoglio indosserà tuniche sfilacciate sulle maniche, croci non più d’oro, totale assenza di gioielli, verrà persino tumulato con le sue scarpe nere a vista ammaccate e vissute, perché gli bastano quelle.

Con Francesco abbiamo ricevuto il messaggio più importante di tutto il significato cattolico: essere gli ultimi tra gli ultimi stessi, proprio il Papa ha il bisogno e la necessità di mescolarsi alla gente comune, che riversa nella povertà di spirito, ma purtroppo ai giorni nostri anche materiale. Bergoglio quindi lascia gli ornamenti, i fili dorati delle stuoie, gli argenti luccicanti a favore di un bianco puro e semplice, vivo, che rispecchia la purezza dell’amore di Cristo. E da lui non si poteva aspettare altro se non l’eliminazione del superfluo, come fece Francesco d’Assisi stesso. Spogliarsi per rivestirsi di Dio in tutto e per tutto.