Come si trucca un angelo? No, non di Victoria’s Secret. Parliamo dell’ultima tendenza beauty

L’angelic make-up porta un soffio di leggerezza nel beauty look: pelle luminosa, colori neutri e dettagli soft per un effetto naturale che valorizza senza coprire.

C’è stato un tempo in cui truccarsi voleva dire coprire, scolpire, enfatizzare. Gli zigomi erano netti, le linee precise, la base pesante. Poi qualcosa è cambiato. Forse per stanchezza, forse per esigenza, ma il make-up ha fatto un passo indietro. Ha lasciato spazio alla pelle, alla luce, alla morbidezza. E proprio qui nasce uno dei trend più interessanti degli ultimi mesi: l’angelic make-up. Un trucco che sta conquistando red carpet e social, senza bisogno di filtri o contouring.

L’idea è quella di una bellezza pacifica. Non perfetta, ma luminosa. Come quando ci si sveglia riposati e si ha voglia di sorridere. La pelle è trasparente, gli occhi sembrano brillare per conto loro, le labbra sono morbide come dopo un bacio. Sui social è diventato virale, ma la verità è che c’è sempre stato. Solo che ora, dopo anni di make-up architettonico, ci siamo accorti che il viso sa essere bello anche così. Anzi, forse di più.

Angelic make-up: cos’è e perché piace così tanto

A rendere riconoscibile questo stile è il modo in cui la luce incontra la pelle. Le basi sono leggere, quasi impalpabili. I fondotinta effetto siero o le skin tint sostituiscono le texture più coprenti, lasciando intravedere il tono naturale del viso. Il risultato è una pelle uniforme, ma mai piatta. Anzi, viva. I pori non spariscono, ma non disturbano. Le imperfezioni non spariscono, ma non sono il centro del discorso.

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Angelic make-up: cos’è e perché piace così tanto – foto AI – sfilate.it

Si inizia con una skincare che punta a idratare in profondità. Una base glow nasce da una pelle curata, e qui entrano in gioco prodotti idratanti e primer leggeri, meglio se illuminanti e a base acquosa. Lo spray viso con glicerina può aiutare a creare un film sottile che mantiene la freschezza del trucco durante la giornata. Poi si passa al fondotinta: una skin tint come quella di Rare Beauty, con SPF e vitamina E, si fonde con la pelle lasciandola morbida e protetta. Il correttore va usato solo dove serve, niente maschere.

Il blush dà subito il tono angelico: liquido, in tonalità rosa lattiginoso o albicocca chiaro, steso con le dita o una spugnetta. Il Creamy Blush di Kiko ha una consistenza cremosa e una buona sfumabilità, perfetto per ottenere quel colore diffuso e leggero che sembra venire da dentro. Per l’illuminante, meglio puntare su qualcosa di sottile: la Beauty Light Wand di Charlotte Tilbury lavora bene perché riflette la luce senza sembrare trucco. Zigomi, ponte del naso e arco di cupido bastano per creare i giusti punti luce.

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Come realizzare il trucco da angelo passo dopo passo – foto sephora.it – sfilate.it

Sugli occhi l’effetto dev’essere appena accennato. Le palette neutre di NYX, come la Warm Neutrals, permettono di giocare con toni satinati e mai troppo marcati. Un tocco leggero, magari solo una sfumatura sulla palpebra mobile, e via. Le ciglia vanno incurvate e pettinate, con mascara marrone o trasparente. Le sopracciglia seguono il mood: fissate con un gel effetto glow, ma lasciate naturali, senza sovrastrutture.

Le labbra chiudono il look con un effetto balsamo. Il Gloss Bomb Heat di Fenty, ad esempio, dona una brillantezza wet look che amplifica senza esagerare. Il colore può essere neutro o leggermente rosato, ma mai opaco. L’idratazione qui è la chiave con burro di karité e vitamina E nutrono mentre rendono le labbra più piene. L’impressione è quella di una bocca rilassata, luminosa, curata.

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I prodotti chiave per ottenere un make-up etereo – foto sephora.it – sfilate.it

Questo trucco funziona perché non mette pressione. È adatto a tutti i giorni, a tutte le età, a tutte le occasioni che non richiedono un dress code. Si adatta a ogni tipo di pelle, basta trovare le tonalità giuste. In un mondo che ci ha abituati a filtri, a modifiche, a maschere, il trucco da angelo fa una piccola rivoluzione. Quella di lasciar vedere la pelle, i lineamenti, l’umore.

Non è assenza di make-up, è un altro modo di usarlo. Un linguaggio diverso, che comunica bellezza con leggerezza. E forse proprio per questo, resta più a lungo nella memoria.

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