Restare coerenti col proprio stile tra giorno e sera è possibile, anche senza cambiarsi. L’arte è tutta nei dettagli: accessori versatili, materiali intelligenti e piccoli tocchi che parlano da soli.
La cosa sorprendente è che ci sono accessori pensati per il giorno che, se scelti con criterio, funzionano perfettamente anche la sera. Personalmente ho iniziato a capirlo per necessità: troppe volte mi sono trovata fuori casa dalle otto del mattino alle dieci di sera, con lo stesso look e senza via di fuga.
All’inizio mi sembrava impossibile trovare un compromesso che non fosse banale, poi ho imparato a usare borse, scarpe, gioielli e persino cappelli con uno sguardo più strategico. E, col tempo, ho capito che l’accessorio giusto ha più potere di quanto pensiamo. Basta un cambio di borsa, un paio di orecchini meno anonimi o un sandalo con un tocco inaspettato per dare un’altra lettura all’intero outfit.
Gli accessori da giorno versatili da usare h24 (anche la sera)
Non ho mai creduto nella netta divisione tra ciò che è da giorno e ciò che è da sera. O meglio, ci ho creduto finché non ho capito quanto fosse più utile mescolare le due cose. Le borse sono forse l’esempio più chiaro. Ci sono modelli che sembrano nati per il mattino ma che, messi nelle mani giuste, reggono benissimo anche sotto le luci basse di un cocktail bar.
Evito sempre le shopper ingombranti, che tirano tutto verso il basso. Preferisco tracolle piccole, strutturate, che diano forma al look. Pelle liscia, dettagli metallici, rafia scura o chiusure particolari: bastano questi elementi per renderle trasversali. È una questione di proporzioni e materiali, non di regole fisse.

Lo stesso discorso vale per le scarpe. È inutile farsi incastrare dal cliché “comodità di giorno, altezza di sera”. Un buon sandalo piatto in pelle laminata, con linee pulite, funziona perfettamente in entrambi i momenti. Anzi, oggi più che mai la moda sta premiando le scarpe basse ben costruite, soprattutto se hanno una forma interessante.
I piccoli tacchi squadrati, le slingback con finiture dorate o le sabot aperti dietro sono soluzioni intelligenti, che mantengono il comfort senza sacrificare stile. E poi c’è il tema delle tonalità: i metallici spenti – oro opaco, argento satinato, rame caldo – sono quelli che preferisco, perché si adattano a ogni contesto e non stancano.
Mi capita spesso di non voler rinunciare agli occhiali da sole anche dopo le sei, e non solo per una questione di luce. Alcuni modelli diventano parte integrante del look, specie se hanno montature definite, come i cat-eye o gli oversize squadrati. Evito quelli sportivi, che stonano con quasi tutto a meno di non avere un look street molto ragionato.

Gli occhiali sono come i gioielli: dicono chi sei anche quando parli poco. E proprio sui gioielli voglio soffermarmi un attimo, perché qui la scelta è ancora più delicata. L’errore più comune è caricare troppo o troppo poco. Io mi affido a pezzi sottili ma ragionati: un bracciale rigido in metallo lucido, un anello ben disegnato, un orecchino singolo un po’ più lungo dell’altro. Il punto è che devono avere qualcosa da dire, anche se parlano piano.
Ultimamente ho riscoperto anche l’uso dei cappelli, un tempo relegati alla spiaggia o ai look da weekend. Ora li scelgo neri, rigidi, con una struttura che tenga, come i panama di rafia compatta o i bucket hat monocromatici. Funzionano bene con abiti fluidi o camicie over, soprattutto nei mesi caldi in cui l’idea stessa del “capospalla da sera” non ha più senso. Certo, bisogna sapere quando indossarli: evito eventi troppo formali, ma per le serate all’aperto o in località di vacanza sono un jolly.
Ecco cosa ho capito strada facendo. Non serve moltiplicare i pezzi nel guardaroba, serve scegliere bene. I look che funzionano davvero sono quelli che partono da pochi elementi solidi, accessori pensati per più momenti della giornata.