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Mangiare mele, quando fa bene e quando no

Il proverbio più noto di sempre è che una mela al giorno toglie il medico di torno. Non a caso, si tratta di un frutto che viene definito spesso speciale, per le sue numerose proprietà. Ma ad un certo punto sorge spontaneo domandarsi se davvero le mele siano una manna dal cielo oppure no. Lo scopriamo di seguito, fermo restando che puoi approfondire la situazione leggendo anche dell’argomento su LettoQuotidiano.

In fondo devi sapere che come frutto è protagonista di aneddoti religiosi (si pensi alla cacciata dal paradiso per aver mangiato la mela), di favole (Biancaneve muore per mano di una mela avvelenata), di leggende (Guglielmo Tell colpisce la mela sul capo del figlio con una freccia per la libertà). La mela è il simbolo di Cupertino, è stata fonte di ispirazione in Newton per la legge di gravità, insomma oltre la scienza attira tante altre discipline. Anche per questo andiamo ad approfondire il discorso.

Quando la mela fa bene alla salute: uno sguardo d’insieme

Le mele sono un frutto che spesso viene inserito all’interno delle diete (non per forza dimagranti). La troviamo tutto l’anno, anche se per mangiarla di stagione si dovrebbero aspettare i mesi autunnali, quando la maggior parte delle varietà è pronta per essere colta (si precisa comunque che esistono varietà anche estive o invernali, dipende dalla pianta e dal periodo di maturazione).

Che siano gialle, verde, rosse, mature o aspre, le mele non solo sono economiche, ma anche molto versatili perché si possono mangiare sia crude che cotte, sia nei dolci che nei piatti salati.

Ebbene ci sono situazioni in cui la mela non va mangiata? Purtroppo sì. Non tutti infatti sanno che in alcuni soggetti le mele possono fare male alla salute, ad esempio causando gonfiore alle labbra. Sono secondo la scienza portatrici di edema della glottide, ovvero un improvviso aumento di volume all’interno dei tessuti che si trovano nell’area fra le corde vocali e la trachea. In alcuni soggetti la mela può causare crisi cutanee (irritazioni) nonché respiratorie (si pensi all’asma bronchiale).

Nelle persone allergiche possono addirittura provocare uno shock anafilattico. In questo ultimo caso si precisa che in tutti quei soggetti che sono allergici alla betulla, anche la mela può essere a dir poco dannosa, perché non solo causa congiuntivite e rinite, ma può anche provocare alla eluso a la cosiddetta sindrome orale allergica, che va a colpire la mucosa orale (è quella classica reazione allergica provocata da assunzione di frutti come mele, kiwi, pere, ciliegie, in realtà pure le carote. Sono quei prodotti dell’orto che hanno all’interno allergeni comuni come il polline e alimenti di origine vegetale). Questa condizione comunque può essere confermata solo da un allergologo, che ti dirà se sia o meno il caso di consumare questo frutto.

Come si manifesta l’allergia al frutto

Vogliamo dare una spiegazione ulteriore su come eventualmente rendersi conto se la mela sia o meno portatrice di allergia per te. I sintomi più comuni sono prurito, bruciore al palato, fastidio alla lingua e alle labbra. Queste ultime si possono gonfiare anche. A scatenare l’allergia oltre il polline potrebbe essere una proteina presente sia nella polpa che nella buccia (anche se soprattutto presente in quest’ultima). La concentrazione di questa proteina cambia in base alla maturazione del frutto, anche perché esse si distruggono e evaporano solo con le alte temperature (in alcuni casi). Per tale ragione i soggetti allergici dovrebbero optare per l’assunzione di mele cotte piuttosto che crude, e soprattutto per mele senza bucce, così da ridurre in modo notevole il rischio di reazioni allergiche. Per il resto ci vuole massima attenzione, e chiedere sempre parere al proprio medico.

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