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Endometriosi: arriva l’invalidità con questa procedura svelata dall’avvocato

L’endometriosi, una malattia che affligge migliaia di donne. In che modo lo Stato tutela queste persone economicamente?

L’endometriosi, una malattia cronica spesso misconosciuta, continua a essere una sfida per milioni di donne in tutto il mondo. Caratterizzata dalla presenza di tessuto simile all’endometrio al di fuori dell’utero, questa condizione può causare sintomi debilitanti e influenzare significativamente la qualità della vita delle donne colpite. Ora, fortunatamente, a mitigare le sofferenze, arriva una forma di welfare economica. 

Una delle sfide principali associate all’endometriosi è la sua natura silenziosa e la difficoltà nella diagnosi. Molte donne affette da questa malattia possono trascorrere anni prima di ricevere una diagnosi accurata. Anni in cui affrontano sintomi dolorosi e invalidanti senza una spiegazione chiara. Questo ritardo nella diagnosi può avere un impatto significativo sulla salute fisica e mentale delle pazienti, influenzando il loro lavoro, le loro relazioni e la loro salute generale.

I sintomi dell’endometriosi variano da donna a donna. Possono includere dolori pelvici intensi durante il ciclo mestruale, dolore durante i rapporti sessuali, sanguinamento anomalo, stanchezza cronica e problemi digestivi. Questi sintomi possono avere un impatto devastante sulla vita quotidiana delle donne, limitando la loro capacità di lavorare, partecipare alle attività sociali e perseguire i loro obiettivi di vita.

Attualmente, non esiste una cura definitiva per l’endometriosi, ma ci sono opzioni di trattamento disponibili per gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita delle pazienti. Questi includono farmaci per alleviare il dolore, terapie ormonali per ridurre la crescita del tessuto endometriosico, interventi chirurgici per rimuovere i depositi di tessuto anomalo e terapie complementari come la fisioterapia e la gestione dello stress.

Endometriosi: la procedura per ottenere l’invalidità

La sensibilizzazione sull’endometriosi è essenziale per migliorare la diagnosi precoce, garantire un accesso tempestivo ai trattamenti e ridurre il stigma associato alla malattia. Le donne affette da endometriosi hanno bisogno di sostegno da parte dei loro fornitori di assistenza sanitaria, delle loro famiglie e della società nel suo insieme.

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Endometriosi: la procedura per ottenere l’invalidità – (sfilate.it)

Cinzia Laurenza, avvocato esperto di diritti del malato, in un’intervista pubblicata sul sito di Sky Tg 24 fa il punto sulle tutele e sulle agevolazioni per le donne che convivono con questa patologia cronica e invalidante. Il percorso per il riconoscimento dei diritti delle donne affette da questa malattia è ancora lungo e tortuoso. Il Parlamento italiano ha iniziato a interessarsi all’endometriosi solo a partire dal 2006, ma nonostante diversi tentativi legislativi, poco è stato fatto per garantire tutele adeguate. Solo recentemente l’endometriosi è stata inclusa nella tabella ministeriale di valutazione delle patologie invalidanti, consentendo alle pazienti di ottenere una certificazione medica più facilmente.

La valutazione dell’endometriosi in termini di invalidità civile è un processo complesso che dipende dalla gravità della malattia e dai suoi effetti sul lavoro e sulle attività quotidiane. Tuttavia, nonostante i progressi nell’inclusione dell’endometriosi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), molte donne si trovano ancora a lottare per ottenere un riconoscimento adeguato dei loro diritti. Attualmente, l’endometriosi grave può essere riconosciuta solo con un massimo del 25% di invalidità civile. Una percentuale che molti ritengono insufficiente a riflettere l’impatto reale della malattia sulla vita delle pazienti.

Nonostante le sfide, esistono percorsi che le donne affette da endometriosi possono seguire per avere una speranza di vedere riconosciuti i loro diritti. È fondamentale che le pazienti si informino sui propri diritti e sui processi di valutazione dell’invalidità civile, e che si rivolgano a professionisti qualificati per assistenza legale e medica.

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