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Sfilate: una femminilità delicata e inquieta per Scognamiglio

Sfilate.;Creatura evanescente nel cuore dell’estate la donna di Francesco Scognamiglio è un angelo, in viaggio da e verso la perdizione, smarrita tra il sogno e il disincanto.

La Primavera-Estate 2018 di Francesco Scognamiglio è libertà: rappresentazione estetica ed estatica di uno spirito delicato e inquieto, smarrito tra romanticismo e perdizione.
La collezione che sfila sulla passerella è ricca di leggere sete decorate da stampe che disegnano palme esotiche e texture tropicali, alternate a baci e grida nella notte; come una sera di mezza estate.

A conquistare è l’abbinamento dei materiali, come il pizzo – diafano e romantico – che si fonde con la vernice, quasi a ricordare le scintillanti Cadillac. Spalmature di rosa antico, fucsia, nero e bronzo restituiscono spessore a volant eterei.

Lo stilista regala grande importanza ai dettagli, i pois sono trafori lurex o dettagli tridimensionali in cristallo.

Immancabili gli abiti, crop-short e a tratti longuette, proposti assieme a bluse e chemisier, stretti in vita da fasce di maglieria lurex. I pants sono boxer al ginocchio, richiamo all’underwear maschile. I soprabiti diventano blouson di seta dai volumi bomber: stampati e ricamati. La palette cromatica spazia dall’argento all’azzurro, dal bronzo al rosa antico ed incontra dettagli fucsia e deep black.

Creatura evanescente nel cuore dell’estate la donna di Francesco Scognamiglio è un angelo, in viaggio da e verso la perdizione, smarrita tra il sogno e il disincanto.

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