In mostra ( fino al 31 gennaio 2010 ) al Musée des Arts Décoratifs di Parigi, centotrenta modelli di Madelaine Vionnet che ripercorrono la sua carriera dal 1912 al 1939.
Definita come la "couturier des couturiers", Madeleine Vionnet sovvertì le regole della moda del suo tempo rivoluzionando il modo di vestire al femminile.
Madeleine studiò il corpo femminile con precisione matematica sviluppando i tagli più raffinati ed eleganti traendo ispirazione dalle forme geometriche del quadrato e del triangolo. Le cuciture dovevano permettere all’abito di uniformarsi alla figura femminile. L’ idea fu rivoluzionaria perché fino ad allora era stato il corpo a doversi adattare alla moda del momento.
Il suo geniale intuito si espresse anche attraverso l’uso del tessuto. Vionnet infatti impiegava soltanto crêpe di seta, mussolina, velluto e satin, stoffe morbide e leggere che potevano così adattarsi ai movimenti del corpo.
Tra i colori la stilista prediligeva il bianco, in tutte le sue varianti, e come ricami scelse rose, drappeggi e nodi stilizzati che non avevano soltanto funzione estetica perché dovevano raccogliere il tessuto in punti strategici rendendo superflue altre cuciture.
La casa di moda chiuse nel 1939 e il mondo della moda si dimenticò di lei molto in fretta. Morì a 99 anni, sconosciuta ai più anche se, forse ancor più di Chanel, pose le basi della moda moderna.
La Maison, rilevata dalla famiglia Lummen nel 1988, e riportata in vita nel 2007 sotto la direzione di Sophia Kokosalaki e poi di Marc Audibet, è stata recentemente acquisita da Matteo Marzotto in partnership con Gianni Castiglioni (marito di Consuelo Castiglioni, anima di Marni, ndr). La direzione creativa è stata affidata a Rodolfo Paglialunga proveniente da Prada. Per la "nuova Vionnet" il debutto in passerella è fissato per ottobre 2009 a Parigi con la collezione PE 2010.
Info : http://www.lesartsdecoratifs.fr/