Christian Louboutin vince la causa contro ‘Women Against Islamisation’
Perché mai Christian Louboutin dovrebbe infuriarsi contro un gruppo di sani attivisti belgi che lotta per i diritti delle donne islamiche?
Succede quando non si rispettano i diritti d’autore.
‘Women Against Islamisation’ (questo il nome del gruppo di attivisti) ha usato nei suoi manifesti un décolleté dalla caratteristica suola rossa del maestro Louboutin senza richiederne il permesso.
Errore gravissimo che ha scatenato l’ira di Christian Louboutin.
Il genio della calzatura idolatrato dalle donne di tutto il mondo, è salito su tutte le furie e ha citato in giudizio i responsabili di ‘Women Against Islamisation”.
In men che non si dica una sentenza del giudice del tribunale di Anversa ha imposto agli attivisti di eliminare l’iconica suola rossa dai poster.
Il manifesto in questione mostra le gambe di Anke Van Dermeersch, ex miss Belgio, e oggi senatrice del gruppo di estrema destra Vlaams Belang (Interesse Fiammingo), che indossa le classiche pump nere di Louboutin.
Sulle sue gambe compaiono diverse tacche, a partire dalla caviglia fino alla coscia, che definiscono lo status della donna in base all’orlo della sua gonna: da ‘Compatibile con la Sharia’ fino a ‘Puttana’ e all’estremo ‘Lapidazione’.
La sentenza a favore di Louboutin è motivata dal fatto che l’utilizzo in questione della calzatura ‘appanna’ l’immagine del brand che non vuole essere associato in alcun modo a cause sociali o caricato di significati che vadano oltre l’estetica e la moda.