L’inverno 2010-2011 si preannuncia come un viaggio indietro nel tempo, dagli anni ’20 agli anni ’40, fra l’Oriente e l’Occidente, ispirato alla vita ricca e trepidante dell’aviatrice e pioniera francese Maryse Hilsz (1903/1946).
Questa giovane modista, che ha preso lezioni di paracadutismo da esibizione per poter finanziare il suo diploma da pilota, ha fatto parte della resistenza durante la seconda guerra mondiale.
Più tardi, divenuta pilota dell’aeronautica, prima donna a indossare l’uniforme, diventa la più celebre aviatrice dell’anteguerra. Maryse Hilsz ha inoltre battuto i record di volo percorrendo Parigi – Saigon e Parigi – Tokyo.
La collezione autunno/inverno trae ispirazione da questa eroina, impetuosa, schietta e dal piglio forte, che seppe imporsi in un universo prettamente maschile.
Quella che è ancora oggi la donna "più alta" della storia dell’aviazione a elica è stata, prima di tutto e soprattutto, con grande anticipo sui tempi, una donna moderna, attuale, padrona del proprio destino, esemplare e illuminante. L’eleganza dei tagli delle uniformi da aviatrice e delle uniformi da parata si mescolano alla fluidità e all’estrema femminilità dei kimono in seta e all’abbigliamento frivolo di quegli anni.
I tessuti in lana tipicamente maschili, i tweed, i drappeggi si affiancano al velluto di seta, ai jacquard, ai broccati e ad altre stoffe molto preziose.
L’aspetto pratico e il glamour, il funzionale e il superfluo, l’esotismo e il fascino alla francese uniscono eleganza, sorpresa e contrasti all’immagine di quella che è stata la vita di questa grande pioniera romantica.